La Storia

Giovane e dinamica, l’Azienda Vitivinicola La Carraia nasce nel 1988 dalla collaborazione tra la famiglia Gialletti, esperti viticoltori dell’Orvietano, e la famiglia Cotarella, winemakers di fama mondiale.

La filosofia di questa cantina intende coniugare la tradizione millenaria del vino di Orvieto, che affonda le radici nell’antica origine etrusca, al costante lavoro di ricerca che tra tradizione e innovazione i produttori di oggi devono compiere per ottenere vini sempre migliori, guardando al gusto del mercato e alle tecniche enologiche più moderne.

Realtà produttiva ormai affermata, presente sui mercati nazionali e internazionali, La Carraia ama mantenere l’idea che il vino sia un prodotto di famiglia, che scaturisce da uno speciale legame con la terra e i suoi ritmi. Ancora oggi, quotidianamente, Odoardo Gialletti e i figli Mauro e Marco visitano i vigneti dell’azienda, guidando le operazioni di cura necessarie al mantenimento di una qualità che è, prima di ogni altra cosa, un gesto d’amore nei riguardi della natura e di chi la rispetta e la asseconda con l’accortezza del lavoro umano.

L’azienda debutta nel 1988 con un Orvieto Classico DOC, frutto di una meticolosa selezione di cloni a bassa produttività particolarmente interessanti sotto il profilo aromatico e organolettico. Alla tradizione si affianca, pochi anni dopo, un raffinato Orvieto Classico Superiore di bella persistenza e freschezza, il Poggio Calvelli- oggi Calvelli – particolarmente apprezzato per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Intanto giungono a maturità gli impianti di Merlot e Cabernet Sauvignon, vitigni allora considerati “eretici” in una zona dominata dal bianco. Eppure l’eresia riuscì a guadagnare grandi consensi grazie alla qualità e alla notevole eleganza del Fobiano (1995), un taglio bordolese elevato un anno in barrique francesi. I risultati e il gradimento di questo vino d’eccellenza rafforzano l’idea che queste terre, da sempre note per i bianchi, possano esprimere anche grandi rossi.
Nel 1997 nasce il Sangiovese, vino caratterizzato da una piacevole freschezza e giovialità.
Sulla scia degli innovativi rossi vengono successivamente creati Tizzonero, Solcato e la linea Porticina che esprime il meglio dei vitigni Grechetto, Vermentino e Viognier per i bianchi e Merlot , Cabernet Sauvignon e Syrah per i rossi.
Dopo la riuscita esplorazione sulle potenzialità dei rossi si ha una nuova e avvincente ricerca sui bianchi con un sapiente intreccio fra terroir e risorse autoctone.
Nascono così Conte Marzio e – nel 2024 – Monaldo “809”, i cui nomi sono un omaggio alle nobili famiglie del territorio.
La sperimentazione continua, così sempre nel 2024 esce Quattropietre, blend di quattro annate di Cabernet Sauvignon. Un vino potente ed elegante frutto di una attenta raccolta, accurata vinificazione e di un lungo affinamento.